Il mondo, come sempre, si divide in due:
quelli che ben pensano e quelli che pensano non tanto bene.
Non so ancora quale dei due tipi sia il migliore, né in quale io vada a ricadere. So per certo, comunque, che questa classificazione “è significativa” …..
Come tutti sanno il matrimonio è (per fortuna o per malaugurata sorte) cosa pubblica… Se fosse pubblico per i suoi esiti ed i suoi valori saremmo tutti felici, invece esso è pubblico perché tutti sono coinvolti o auto-coinvolgenti. La sindrome “sessasanta milioni di CT per una nazionale” presto colpisce tutto l’entourage amicale/familiare così che li sposi si ritrovano ad avere non solo due padri e due madri, ma un numero variabile tendente all’infinito di genitori.
Quel che è peggio è che tutti danno consigli:“Ma NO! Fai quello che vuoi…ma secondo me sarebbe il caso….”
Di stare in silenzio e lasciare che la tanto agoniata pace riempia i nostri cuori, il nostro mondo, il nostro universo.
Ultimo delirio che devo affrontate è taglio & cucito: il primo si riferisce ai capelli, il secondo al vestito. Una volta tanto non c’entra la sostenibilità, né l’essenzialità (se non marginalmente). Vi starete chiedendo cosa c’entrino i capelli ed il vestito a quattro mesi dal matrimonio….e me lo chiedo anche io. Molti invece mi chiedono cosa intendo fare, fanno cioè pressing.
– VESTITO: “ma come non userai davvero lo stesso vestito della laurea?” In realtà è successo il contrario: ho comprato il vestito del matrimonio 4 anni fa (sapete com’è c’era la Roby) …che poi ho usato per alcune ricorrenze. Il vestito per chi non se lo ricordasse era spudoratamente da cerimonia e quindi ci sta a pennello ! Poi detto da noi sto che sono un figurino … e soprattutto ho l’appoggio della Maga. Infatti l’unica cosa che mi ha chiesto la Circe è quella di supervisionare alla mia estetica matrimoniale. A questo proposito un nota bene. Quanto comprai il vestito la commessa mi spiegò che (1) non era adatto ad una laurea anche se ci poteva stare … ma senza cravatta, (2)era adatto solo ai matrimoni ed in special modo ai testiomoni di nozze. Ho così scoperto che lo sposo veste in blu ed i testimoni in nero. Mi scuso se sovverto la tradizione e utilizzo un più onesto nero per il mio matrimonio.
– CAPELLI: “non mi vuoi coi Dread?” Quando ho realizzato che in due anni di fidanzamento ho commesso il più grande errore che uomo possa commettere mi sarei mangiato le mani. Come si fa a non cambiare pettinatura per due anni? Poi la morosa si abitua…e non puoi traumatizzarla il giorno delle nozze. Cavolo né dread, né capelli corti. Un diktat! A questo si aggiunga il mio dolcissimo padre che non ha problemi con i capelli lunghi… basta che siano tenuti sciolti! (perché non fa caldo!)
Ho così optato per un taglio del problema alla radice. Mi scuso con il mondo e soprattutto con Lei, ma dopo aver mantenuto un’ottima bronchite per un mese a causa del tempo di asciugatura della mia scavia…ho deciso che la salute veniva prima dell’estetica.
Volendo poi dare un po’ di spessore a queste scelte si potrebbero anche fare due sottolineature: primo la fuoriscita dal mercato matrimoniale per quanto riguarda gli abiti, secondo il risparmio in risorse energetiche per il lavaggio della testa (meno acqua, meno shampoo, meno tempo, meno farmaci de-costipanti…). Insomma due ottime decisioni: quando si dice che etica & convenienza non vanno d’accordo e perché non si riesce a convincere una delle due…
Quindi buon vestito & buon taglio a tutti